Auschwitz - Nomadi


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Paroles de Nomadi - Auschwitz

E poi e poi, gente viene qui e ti dice

Di sapere gi ogni legge delle cose

E tutti, sai, vantano un orgoglio cieco

di verit fatte di formule vuote

E tutti, sai, ti san dire come fare,

Quali leggi rispettare, quali regole osservare,

Qual il vero vero,

E poi, e poi, tutti chiusi in tante celle,

Fanno a chi parla pi forte

Per non dir che stelle e morte fan paura.

Al caldo del sole, al mare scendeva la bambina portoghese

Non c'eran parole, rumori soltanto come voci sospese.

Il mare soltanto, e il suo primo bikini amaranto,

Le cose pi belle e la gioia del caldo alla pelle.

Gli amici vicino sembravan sommersi dalla voce del mare;

O sogni o visioni qualcosa la prese e si mise a pensare;

Sent che era un punto al limite di un continente,

Sent che era un niente, l'Atlantico immenso di fronte.

E in questo sentiva qualcosa di grande

Che non riusciva a capire, che non poteva intuire;

Che avrebbe spiegato, se avesse capito lei, e l'oceano infinito;

Ma il caldo l'avvolse, si sent svanire e si mise a dormire.

E fu solo del sole, come di mani future.

Restaron soltanto il mare e un bikini amaranto.

E poi e poi, se ti scopri a ricordare,

Ti accorgerai che non te ne importa niente.

E capirai che una sera o una stagione

Sono come lampi, luci accese e dopo spente.

E capirai che la vera ambiguit

la vita che viviamo, il qualcosa che chiamiamo esser uomini,

E poi, e poi, che quel vizio che ci uccider

Non sar fumare o bere, ma il qualcosa che ti porti dentro,

Cio vivere.

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