Ballando Con Una Sconosciuta - Guccini Francesco



F.Guccini/C.Lolli J.C.Biondini/C.Lolli



Con gesti da gatto infilava sui tetti le antenne

in alto d'estate, sui grattacieli della periferia

come un angelo libero, in bilico sulla città.

"Non c'è solo il vento" diceva, "anche la luce può portarti via,

se hai tempo da perdere e dentro alla giusta elettricità,

e se da sempre ti aspetti un miracolo."



Captare è un mestiere difficile in questa città,

nel cielo ricevere, trasmettere e poi immaginare qualunque cosa,

per ferire il silenzio che tutti hanno dentro di sé.

Ma lui credeva nelle ferite e si sfiorava,

si toccava nel cuore, con la mano nervosa,

guardando le nuvole correre via impazienti da lì,

da quel cielo sospeso sugli uomini.



Finché un giorno un'antenna ribelle ai programmi di quiz

fece sparire le strisce e nel cielo trasmise l'immagine della madonna,

una donna normale, non male, che disse così:

"Io spengo la luce, se vuole, io posso

fare una musica più forte del vento,

posso anche uscire dal monitor, dalla gravità,

potremmo ballare anche subito

se lei non ha fretta e non vuole tornare laggiù..."



..e noi siamo sempre veloci a cambiare canale,

ma coi piedi piantati per terra, guardando la vita con aria distratta,

senza entrare nel campo magnetico della felicità,

felicità che sappiamo soltanto

guardare, aspettare, cercare già fatta,

quasi fosse anagramma perfetto di "facilità"

barando su un'unica lettera.



Conoscevo quell'uomo e per questo racconto di lui.

E' sparito da allora e nessuno ha scoperto dov'è,

ma un dubbio, un sospetto od un sogno io almeno ce l'ho:

provate a passare, una sera d'estate,

vicino ai grattacieli di periferia,

provate a sentire, captare, trasmettere e poi raccontare qualcosa;

se allora sentite una musica,

son loro che ballano in bilico sulla citt



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