Serrande Alzate - Marlene Kuntz



Il mio naso sulle tue palpebre

(serrande alzate)

che non sanno se chiudere

la bottega in cui le fate

hanno lo sguardo immoto

sul dormire che non giunge.



Il tuo fiato un poco affannoso,

si disperde l

dove vagheggi chiss

quale fantasia perduta

o fiaba, raccontata

per avere il tuo sonno.



Dalle tapparelle un bel sole

riga di buonumore quel pulviscolo;

dentro sono avvinto e c' amore

in groppi e batticuore: lo sentissi anche tu!



Il mio naso sulle tue palpebre

le sfiora appena

e sa non farsi notare:

fiuta forse il gusto d'arcano

del tuo trasognare

che oltrepassa ogni meta?



Metafisica la tua intesa

con ci che mi sfugge

e posso solo ammirare.

Molto fisica la sorpresa

di averne prova...

ora che ho appreso a scrutare.



Lievemente il sole calato

e un nuovo taglio estende quelle strisce ridenti;

dentro sono avvinto e c' amore

in groppi e batticuore: lo sentissi anche tu!



La mia culla meraviglia esplosa

non ti dondola ma avvolge e ammanta.

La mia culla poesia ansiosa

di svelarmi quello che ti incanta.



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